Separazioni e divorzi
Non ci si sposa pensando che un giorno il nostro matrimonio possa fallire. Tuttavia col tempo i coniugi possono allontanarsi e talvolta la separazione è un passo da preferire ad un matrimonio infelice.
Divorziare è un passo difficile che comporta ansia, dovuta alla necessità di prendere decisioni complesse circa l'affidamento dei figli, la divisione delle proprietà, la gestione e suddivisione dei soldi per sé per il coniuge e per i figli.
Non importa come sei arrivato nella situazione in cui sei ora. L'importante è trovare una soluzione per risolvere gli stressanti problemi che stai affrontando.
Il nostro studio legale è a conoscenza delle difficoltà anche personali e psicologiche, che occorre superare per affrontare serenamente il difficile periodo della separazione, per prendere le migliori decisioni per sé e la propria famiglia e per proseguire con la propria vita.
L'immagine stereotipata del divorzio è quella di coniugi arrabbiati e delusi che intraprendono battaglie e liti senza fine, allo scopo di danneggiarsi anche economicamente. Invece la separazione non dovrebbe ridursi ad un acerrimo litigio. L'esperienza della separazione, se i coniugi riescono a essere collaborativi, può rappresentare il modo per porre fine al matrimonio, ma preservando i rapporti affettivi, la serenità di tutti ed anche il proprio patrimonio.
Qui di seguito troverete alcuni spunti, che non hanno la pretesa di essere esaurienti.
COSA FARE
- fissate un appuntamento con un avvocato molto prima che la crisi coniugale diventi irreversibile; spesso ci sono possibilità di mediazione e di riconciliazione e quello che sembrava il preludio della rottura irreversibile, può diventare una crisi passeggera
- rivolgetevi ad un esperto psicoterapeuta di consulenza familiare
- cominciate a tenere i conti di casa e a capire da dove arrivano i soldi, come vengono spesi, quali sono le spese mensili dei figli
- prestate più attenzione ai vostri figli
- riflettete a lungo prima di agire o di parlarne col partner o coi figli
- dopo aver deciso, comunicate chiaramente le vostre intenzioni al partner e ai figli
COSA NON FARE MAI
- NON coinvolgete i vostri figli nella procedura di separazione/divorzio (non raccontate loro dettagli inquietanti; non trasformateli in vostri confidenti o peggio terapeuti)
- NON parlate male del vostro partner ai vostri figli; parlate loro dell'altro genitore in modo positivo almeno una volta alla settimana; dite a nonni, zii, baby sitter di fare altrettanto; parlando male del vostro coniuge ai vostri figli danneggiate loro e non il vostro consorte- fate capire ai vostri figli che resterete sempre i loro genitori- non litigate MAI davanti a loro
- NON impedite al vostro coniuge di vedere i figli, a meno che non ci sia un grave e giustificato motivo (es violenze domestiche) e solo dopo aver consultato il vostro avvocato
- NON accusate falsamente il vostro coniuge di condotte illecite
- NON cambiate la serratura di casa se non dopo aver consultato il vostro avvocato
- Aspettate, aspettate, aspettate prima di presentare il vostro nuovo partner ai figli
LA SEPARAZIONE
La separazione può essere iniziata da un solo coniuge o da entrambi.Vi sono due tipi di separazione:
- consensuale, quando i coniugi si sono già accordati sulle condizioni della stessa e si rivolgono al Tribunale per l'omologa di quelle condizioni;
- giudiziale, in cui i coniugi non hanno trovato l'accordo sulle condizioni e chiedono al tribunale di stabilirle.
La separazione non comporta la cessazione degli effetti civili del matrimonio, ma costituisce una fase temporale in cui i coniugi sono autorizzati a vivere separati.Con la separazione si decide:
- l'affidamento dei figli ed il diritto di visita
- l'assegnazione della casa coniugale
- l'assegno di mantenimento per i figli
- l'assegno di mantenimento per il coniuge più debole economicamente
IL DIVORZIO
Il divorzio comporta la cessazione degli effetti civili del matrimonio (ad es. perdita dei diritti ereditari da parte dell'ex coniuge, possibilità di contrarre nuove nozze) e può essere richiesto solo decorsi tre anni dalla prima udienza di separazione e purchè, nel frattempo, non sia mai ripresa la convivenza tra i coniugi.In altri stati europei il divorzio può essere chiesto senza passare attraverso la fase della separazione (in Italia questa possibilità è ammessa solo in caso di gravi reati commessi da uno dei coniugi).
L'AFFIDAMENTO DEI FIGLI
La regola generale è che l'affido dei figli sia congiunto, tuttavia i figli mantengono la propria residenza presso uno dei genitori (il più delle volte la mamma) e si recano periodicamente in visita presso l'altro genitore.
Si può anche stabilire che i figli restino nell'alloggio ex coniugale, mentre i genitori vi risiederanno a periodi alternati.
L'ASSEGNO DI MANTENIMENTO PER I FIGLI
Ogni genitore ha il dovere di provvedere anche economicamente al benessere dei figli. Specie in caso di affido congiunto ogni genitore provvede alle esigenze dei figli quando questi sono presso di lui. Inoltre il più delle volte è previsto un assegno di mantenimento a favore del coniuge con cui i figli risiedono per la maggior parte del tempo.
Non vi sono regole matematiche per stabilire l'ammontare dell'assegno a carico di un coniuge ed a favore dell'altro per il mantenimento dei figli minori.I criteri tengono conto di molti fattori (esigenze ed età dei minori, tenore di vita prima della separazione, redditi di entrambi i coniugi, capacità di procurarsi i redditi da parte del coniuge più debole, assegnazione della casa al coniuge con cui risiedono i figli e conseguente necessità per l'altro coniuge di pagare un affitto, etc)
L'ASSEGNO DI MANTENIMENTO PER IL CONIUGE
In sede di separazione/divorzio può essere previsto a carico di uno dei coniugi ed a favore del coniuge economicamente più debole un assegno, purché sussistano adeguati presupposti