Colpa medica
Per i medici e il personale sanitario
L'ERRORE INEVITABILE È DIETRO L'ANGOLO: ASSICURATEVI
L'errore è dovuto alla statistica, alla natura, al caso, al sovraccarico di lavoro, alla mancanza di tempo, alla stanchezza, alla carenza delle strutture messe a disposizione, all'erronea percezione, al passaggio di consegne superficiale, alle variabili impreviste, alla sottovalutazione di alcuni dati, alla sfortuna, all'occasione, alla frettolosa gestione delle procedure e a mille elementi e situazioni in grado di superare qualsiasi capacità di previsione.
NON COMMETTETE L'ERRORE DI ASSICURARVI MALE
Quasi nessun medico legge la propria polizza di responsabilità professionale integralmente.Se la legge, quasi sicuramente non ne comprende tutto il significato: cos'è una clausola di claim's made? Cosa vuole dire primo rischio? Cosa vuol dire colpa lieve, colpa grave? Cosa rientra nell'oggetto della polizza e cosa invece è una limitazione di responsabilità, con conseguente esclusione dell'operatività della polizza? Cosa comporta cambiare tipo di contratto assicurativo ? Che conseguenze può avere cambiare compagnia d'assicurazione ?
Si possono avere più polizze d'assicurazione? Il fatto di essere dipendente di un ospedale, comporta automaticamente la copertura assicurativa? Può derivare responsabilità medica dall'aver fatto parte di un'equipe? La polizza opera? Chi pagherà le spese legali dell'avvocato e del consulente in caso di condanna? E in caso di assoluzione? Resteranno comunque a vostro carico? Il premio assicurativo aumenterà comunque?
Rivolgetevi ad un avvocato, in via preventiva, per una disamina della vostra polizza assicurativa.
SE L'ERRORE NON C'E' STATO?
Spesso non si è commesso alcun errore e comunque si è destinatari di una richiesta di risarcimento danni o peggio di un'informazione di garanzia. Magari le accuse sono del tutto infondate. In ogni caso, se ricevete una richiesta di risarcimento danni, scrivete un promemoria dettagliatissimo e rivolgetevi comunque ad un legale, anche se siete sicuri di aver agito in modo perfetto.
Per i pazienti
Quando un sanitario sbaglia, il paziente ne paga il prezzo Se sei stato vittima di un errore medico, è fondamentale che tu conosca i tuoi diritti.
Considera però che non sempre una complicanza medica è conseguenza di un errore: talvolta si possono riportare lesioni o addirittura morire, senza che sia colpa di nessuno se non della malattia o del caso.
Ma se la lesione o la morte sono conseguenza di una colpa del sanitario, chi è stato danneggiato o i suoi cari hanno diritto al risarcimento.
Se hai subito lesioni a causa della negligenza di un medico, hai diritto di essere risarcito.
Il risarcimento è una somma di denaro proporzionata al tipo di lesione, al peggioramento della qualità della vita, alle spese per cure mediche.In caso di morte di un paziente i prossimi congiunti hanno diritto al risarcimento del danno morale pari ad una somma di denaro (attualmente da 163.000 € a 326.000 € per ciascun figlio in caso di morte del genitore o per ciascun genitore in caso di morte del figlio)
Cosa fare se pensi di aver subito danni a causa delle cure di un sanitario ? E' indispensabile rivolgersi ad un legale specializzato in colpa medica. E' utile oltre alla cartella clinica, raccontare all'avvocato tutto quello che è successo da quando hai visitato il dottore per la prima volta, le circostanze che hanno accompagnato la tua malattia, le cure che ti sono state prestate, le informazioni preventive che ti sono state fornite, come hai seguito le istruzioni del medico, etc
COME SI PUO' VERIFICARE SE VI È STATA COLPA MEDICA?
Occorre una consulenza di un medico legale e di un esperto nel settore relativo alle cure ricevute (cardiochirurgo, ginecologo, ortopedico etc), per determinare come il trattamento sanitario avrebbe dovuto essere effettuato in circostanze analoghe.Per lo più costituiscono casi di errore medico:errata diagnosi, omessi approfondimenti diagnostici,prescrizioni di terapie inadeguate, omesso ottenimento del consenso informato, errore chirurgico, omesso o erroneo monitoraggio successivo a interventi chirurgici o trattamenti farmacologici a rischio, mancata prevenzione delle infezioni, ritardi nell'intervento, insufficiente preparazione dei pazienti agli esami invasivi...